Shakespeare e la questione della 'co-autorship': aspetti linguistici e performativi
Componente | Categoria |
---|---|
Donatella Montini | Componenti il gruppo di ricerca |
Iolanda Plescia | Componenti il gruppo di ricerca |
Irene Ranzato | Componenti il gruppo di ricerca |
Il progetto di ricerca si propone di indagare gli effetti linguistici e performativi generati dalla drammaturgia scritta in collaborazione nella prima età moderna inglese e la relazione dialogica tra lingua, testo teatrale e performance. Oltre a prendere in considerazione la struttura stilistica e la disposizione di elementi linguistici formali dei drammi, si intende studiare il contesto dell'evento performativo, l'effetto estetico totale, la scelta di un dato argomento e come esso è inserito in una architettura d'insieme, sia testuale sia relativa a pratiche sceniche. In questo senso, la concezione artistica generale insieme alle 'politics of performance' possono aiutare a meglio comprendere e inquadrare la diffusa pratica della collaborazione tra autori in epoca elisabettiana.
Si intende, quindi, analizzare un corpus ristretto di drammi shakespeariani scritti in collaborazione spostando lo sguardo critico dall'opera 'totale' intesa come unicum chiuso nei suoi limiti testuali, all'opera 'plurale' in cui diverse visioni drammaturgiche sono in azione contemporaneamente.
Sarà pertanto essenziale per la riuscita del progetto prendere in esame alcune significative messe in scena contemporanee delle opere oggetto di studio proprio per verificare, una volta riconosciuta nel testo la presenza di un altro autore, del cosiddetto collaboratore, come cambia la nostra interpretazione del dramma. Si potrà così rispondere alla questione di se e come il regista del testo, o il suo traduttore/adattatore, consideri le tracce linguistico stilistiche riconducibili alla mano di Shakespeare e del collaboratore in questione e di quale rilievo acquistino le stesse nella messa in scena. Sarà inoltre utile, per quanto riguarda la ricezione, mettere alla prova l'assunto che il pubblico possa o sia aiutato a riconoscere "l'inconfondibile voce di Shakespeare" nel testo rappresentato.