Città immaginate. Riuso e nuove forme dell’abitare

06 Curatela
Gissara Marco, Percoco Maura, Rosmini Emilia

La ricerca presentata in “Città immaginate. Riuso e nuove forme dell’abitare” nasce nel 2016 dalla determinazione di collettivi sociali (Lab!Puzzle, Dinamopress) e artistici (LEROY S.P.Q.R’DAM, LAC_ Laboratorio Arti Civiche), studiosi e accademici (Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Sassari, Università di Roma Tre, École Polytechnique Fédérale de Lausanne, Gran Sasso Science Institute) con l’obiettivo di analizzare, decifrare e far emergere i contenuti e i valori di quelle ‘occasioni’ che si intravedono all’orizzonte quando si è capaci di leggere le sperimentazioni presenti nei territori, le visioni di cui sono portatrici. Distanti dalla formalità dei piani urbanistici, dalle atmosfere ordinate delle città consolidate, emergono, in forme disperse e plurali, i molteplici segnali di una creatività vitale e dinamica. Si tratta di processi e pratiche di appropriazione e ri-appropriazione che trasformano gli spazi in contesti di vita. Minuziose e capillari operazioni del quotidiano interpretano i tanti luoghi, ormai senza vita, disseminati negli interstizi della città vecchia e nei suoi quartieri periferici, spesso senza lasciare orme e tracce visibili. Avvicinarsi, guardare, stabilire un primo contatto visivo, analizzare queste trasformazioni, è la sfida che i curatori del volume hanno accettato per mettere insieme i frammenti disconnessi di un viaggio tutt’ora in corso, in un momento in cui traiettorie e mete non sono ancora così palesi da poter essere comprese nella loro interezza.

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