“Se la mia ipotesi è esatta vuol dire che:”: prime indagini sulla scrittura di Partiranno di Luce D’Eramo
Il contributo ripercorre la genesi e la storia compositiva del romanzo “Partiranno” di Luce d’Eramo alla luce delle testimonianze dell’autrice e di altre fonti. Presenta un’analisi comparata delle stesure analizzando alcune varianti linguistiche che mostrano come l’autrice tenda all’alleggerimento tonale, alla resa colloquiale delle espressioni, all’intreccio di voci e registri, alla plurivocità e al plurilinguismo.
Prende poi in esame le scelte lessicali adottate da Luce d’Eramo, soffermandosi in particolare sui neologismi e sull’”impressione neologica” realizzata anche attraverso l’adozione di forme ricercate e poco comuni e di accostamenti inusuali.
Analizza alcune tra le più interessanti invenzioni lessicali individuando poi, nella patina neologica che attraversa il romanzo, l’intento di descrivere la realtà aliena e al tempo stesso l’essenza evocativa e simbolica del linguaggio per “immagini” dell’autrice.