La retorica “geminativa” delle «Sette giornate», specchio delle «multiformi catene» del creato
Il Mondo creato si fonda su un sistema espressivo profondamente mutato rispetto a quello delle precedenti opere tassiane, che mira a traslare l’uniformità, l’immutabilità e l’unità del progetto della mente divina, che sussume in sé la varietà e ne è corrispondenza, come il frattale maggiore rispetto al suo più piccolo componente.
L’intervento mirerà ad approfondire come tale principio fondante abbia il suo referente più prossimo in Pico della Mirandola, anche alla luce dei postillati Palatino e Barberiniano (ora nuovamente consultabile presso la Biblioteca Vaticana), mostrando come la retorica «geminativa» che informa il Mondo creato sia il significante di un progetto filosofico, sapienziale e sincretico che da quello pichiano prende le mosse.