Interessi post mortem tra testamento e altri atti di ultima volontà

01 Pubblicazione su rivista
Barba Vincenzo
ISSN: 0035-6093

Dall’analisi dei problemi che l’art. 587 c.c. ha risolto, si individuano i nuovi problemi: se si possano dare disposizioni non patrimoniali oltre i casi previsti dalla legge; se disposizioni non patrimoniali abbiano natura testamentaria. Attraverso l’analisi dei problemi sul c.d. contenuto atipico del testamento si dimostra che nel nostro ordinamento il testamento non è l’unico atto di ultima volontà e che non si deve esprimere soltanto con istituzioni di erede e legati. Si propone, quindi, un ripensamento dell’atto di ultima volontà, il quale, in quanto atto d’impulso attraverso il quale si realizza la dignità della persona, è suscettibile, con il limite delle istituzioni di erede e dei legati, di tutti i contenuti che risultino leciti e meritevoli.

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