La libertà religiosa
Il saggio esamina l’evoluzione dell’ordinamento penitenziario nella garanzia dei diritti di libertà religiosa delle persone detenute ed evidenzia come, nonostante alcune riforme, persistano significative discrasie nelle condizioni per il loro effettivo esercizio. Si sottolineano, in particolare, le disparità ancora sussistenti nel grado di tutela della libertà di culto e dell’assistenza spirituale e l’impossibilità di darne una giustificazione sulla base di un criterio esclusivamente numerico. Anche all’interno degli istituti penitenziari si dovrebbe, peraltro, prestare attenzione alle esigenze delle persone detenute prima che a quelle delle confessioni religiose, nel pieno rispetto dei principi costituzionali di eguaglianza e di laicità e in sintonia con il crescente pluralismo religioso.