Costituzionalismo ed europeismo nella visuale utopica di William Penn

04 Pubblicazione in atti di convegno
Armellini Paolo
ISSN: 1973-9443

Il posto di William Penn nella storia della filosofia politica è al tempo stesso unico e peculiare nel suo genere. Le sue opere hanno suscitato l'interesse di pensatori contemporanei come Voltaire e Montesquieu, che ha anche elogiato il suo contributo pratico come legislatore per il Regno Unito, fondatore della colonia della Pennsylvania e pacificatore con i nativi del Nord America. Dopo essere caduto nell'oblio nel corso dell'Ottocento,la figura di W. Penn ha attirato un rinnovato interesse scientifico negli anni '20 e '30, al culmine del totalitarismo del secolo scorso, quando è stato recentemente apprezzato come un primo profeta del pacifismo, dell'europeismo e del cosmopolitismo. Nel 1979, quasi tre secoli dopo la pubblicazione del suo progetto per la pace in Europa, le idee di Penn sono state almeno in parte realizzate con la prima elezione diretta del Parlamento europeo. Oggi, le sue opere meritano ancora di essere prese in considerazione, in particolare per le sue riflessioni meditate sull'aristocrazia del merito o della virtù, un argomento al centro del suo pensiero.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma