Attaccamento e disimpegno morale nel fenomeno del bullismo: uno studio su bambini di scuola elementare

01 Pubblicazione su rivista
Di Pentima Lorenza, Ramelli Sara
ISSN: 0391-6081

Obiettivo del presente studio è stato analizzare l’influenza delle precoci relazioni
di attaccamento sullo sviluppo dei processi cognitivi di disimpegno morale
e come quest’ultimo possa rappresentare una variabile di mediazione con condotte
aggressive, con particolare riferimento al fenomeno del bullismo nel confronto
tra bulli, vittime e non-coinvolti.
I partecipanti allo studio sono stati 199 alunni, 106 maschi e 93 femmine di
età compresa tra 8 e 11 anni (M = 9.39, DS = 0.91), frequentanti le classi terza,
quarta e quinta elementare, all’interno delle quali è stata rilevata la presenza di
bulli, vittime e non-coinvolti. La rilevazione dei ruoli è stata effettuata mediante
la Nomina dei Pari (Menesini, 2003); per misurare il disimpegno morale è stata
impiegata la Scala di Disimpegno Morale per il Bullismo (Gini & Caravita,
2013); mentre per i modelli operativi interni dell’attaccamento è stato somministrato
il Separation Anxiety Test, SAT (Attili, 2001). La valutazione dei comportamenti
socio-emozionali, con specifico riferimento alle condotte aggressive, è
stata svolta dalle insegnanti mediante il Social Emotional Dimention Scale, SEDS
(Ianes & Savelli, 1994).
I risultati complessivi mettono in luce come il disimpegno morale rappresenti
un mediatore tra l’attaccamento insicuro e il comportamento aggressivo. Nel confronto
tra bulli, vittime e non-coinvolti, i primi non solo sono più frequentemente
insicuri, ma riportano anche punteggi più elevati nel disimpegno morale e vengono
valutati come più aggressivi dalle insegnanti.

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