El disegno de la poética social de Lina Bo Bardi

04 Pubblicazione in atti di convegno
Ippolito Alfonso, Paulini Marcelo, Attenni Martina

All’interno del complesso e articolato patrimonio architettonico del Movimento Moderno, ci stupiscono, ancora oggi, le architetture di Lina Bo Bardi. Vive e attuali, non sembrano mai invecchiare. Il presente studio trova nel disegno una chiave di lettura che permette di comprendere meglio questa vitalità. Spazi, geometrie, funzioni, percorsi, viste, percezioni, sensazioni, si innestano all’in-terno di uno spazio urbano in continua evoluzione. Le architetture di Lina, a qualsiasi scala, sembrano non perdere mai la freschezza in una città in continua trasformazione. La particolarità consiste nel leggerle non soltanto nell’aspetto formale, ma come il risultato di fortissime elaborazioni ed evoluzioni culturali della progettista, che concretizzano la sua “poetica sociale”. La sua consistente personalità si arricchisce di tutti gli aspetti peculiari della cultura del Brasile, pa-ese immenso caratterizzato dalla fusione della cultura occidentale, africana, in-digena americana. Lina si appropria di quelle emozioni culturali che ha avuto la fortuna di condividere con le avanguardie brasiliane dell’epoca, e le fa diventare sue. Ecco che le fa ricomparire, come tirate fuori dal cappello di un mago, at-traverso le sue emozionanti architetture.

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