Introduzione. Libri in viaggio: la letteratura italiana in Cina nel XX secolo
Introduzione al numero della rivista dedicato alla ricezione e diffusione della letteratura italiana in Cina presenta gli articoli e le finalità del numero.
Introduzione al numero della rivista dedicato alla ricezione e diffusione della letteratura italiana in Cina presenta gli articoli e le finalità del numero.
Il concetto di comunità e di etica all’interno della tradizione confuciana è fedelmente riassunto, nelle città cinesi, dalla vivace interazione tra Hutong e Siheyuan: strutture architettoniche che si avviano verso un rapido oblio. Nella capitale cinese, in equilibrio precario tra cancellazione dell’antico, modernità e rispetto delle tracce del passato, si muove il lavoro dello studio cinese ZAO/Standararchitetcure e in particolare di due progetti a Pechino: Micro Hutong e Co-Living.
Come scrive Wang Xiaoming nella prefazione di Città senza limiti, in Cina “il territorio e l’immaginario si stanno ricoprendo di città, vere e simulate” a conferma che dietro la maschera del lusso e del benessere si celano le contraddizioni e le macerie di un paesaggio umano assai complesso.
Pioniere del Water Urbanism e del modello Sponge City, Kongjian Yu, fondatore dello studio di architettura del paesaggio cinese Turenscape, non è solo uno dei più importanti architetti del paesaggio viventi, ma anche un acuto osservatore del presente. Le sue proposte progettuali e le sue riflessioni sulla pianificazione urbana in Cina sono un riferimento pratico-concettuale col quale tentare di dipanare gli emergenti interrogativi di un pianeta minacciato da catastrofi ambientali, da rischi idrogeologici e da crisi idrica.
Accanto alle sfide architettoniche, tecnologiche e infrastrutturali di cui si son viste le prove nei Giochi Olimpici del 2008, oggi in Cina serpeggiano le ricerche sperimentali di una generazione di architetti, artisti, registi che, a dispetto del consueto e insensato scisma tra modernità e tradizione, rivendica tra l’altro un legame con l’umanesimo del Feng-shui.
La spiaggia di Beidaihe a 300 chilometri da Pechino era luogo di ritiro per i dirigenti del partito comunista ai tempi di Mao. Oggi è la principale meta per la villeggiatura dell'alta borghesia pechinese. Tre importanti opere architettoniche, seppur di piccole dimensioni – una biblioteca e una cappella di Vector Architects, e un museo di OPEN – fanno di Beidaihe il simbolo di un turismo balneare alternativo che trasforma l'arenile in un luogo sacro e di produzione culturale.
Con lo sguardo rivolto ai “territori fragili”, intesi non solo come luoghi sotto minaccia – i villaggi rurali, i villaggi urbani, i residui di tessuti storici nelle grandi aree urbane, i comparti industriali in dismissione – ma anche come comunità indifese – i contadini, gli anziani, i bambini, le minoranze etniche – i progetti di piccole scuole (la Scuola Elementare a Xiaoquan di TAO costruita dopo il terremoto del Sichuan nel 2008, la Bridge School di Li Xiaodong, la Maosi Ecological Primary School di Edward Ng nell’altopiano del Loess, la Scuola Elementare nel villaggio di Qinmo di Rural
The research presented in this volume examines Guizhou ethnic minority settlements located in the eastern part of Yunnan-Guizhou Plateau, in the southwest of China.
The specificity and the relevance of these settlements, therefore, refers to a combination of anthropological, architectural, environmental issues.
The so-called “21 demands” of 1915 marked a milestone in the development of the Chinese perception of Japan and represent a controversial topic in historiography. Three streams of research have roughly speaking touched upon its international significance, by emphasizing its role as an anticipation of the Japanese aggression of China in the 1930s or by interpreting it as a chapter of classical “diplomacy of imperialism”. This paper discusses some recent views on the same issue.
Questo numero della rivista "Sulla via del Catai" trae ispirazione da un progetto di ricerca incentrato sulla visione della prima guerra mondiale nella stampa periodica cinese. Combinando studi di tipo quantitativo e qualitativo, il volume fornisce una panoramica d'insieme del dibattito sulla guerra in alcuni periodici di rilievo, sia generalisti che di settore. Esamina inoltre il ruolo della Cina nella Grande guerra secondo alcune prospettive storiografiche recenti, inquadrandole sia in dimensione globale che bilaterale.
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