Ricerc@Sapienza

Drawing inspiration from a recent case, this paper aims at determining
how international law produced by general principles of law common to national legal
systems develops over time. In particular, the question arises as to whether the development
of national laws entails, per se, a corresponding development of general principles in the
international legal system, or whether these principles, once incorporated in that legal
system, break the link with their original legal turf. A key role in this analysis is played by

The order on provisional measures issued by the International Court of
Justice (ICJ) in The Gambia v. Myanmar case offers the opportunity for a comparison of
the approaches of the ICJ and the International Law Commission (ILC) as regards the

Il 1° ottobre 2018, la Corte internazionale di giustizia ha reso la sentenza di merito
che oppone Bolivia e Cile. Un aspetto particolarmente interessante della posizione della Bolivia è il ricorso al
principio di estoppel come ulteriore fondamento giuridico dal quale poteva dipendere
l’obbligo del Cile di negoziare con la Bolivia l’accesso sovrano all’Oceano Pacifico.
Secondo la Bolivia l’esistenza di tale principio può essere ricostruita sulla base
giurisprudenza della Corte e dei tribunali arbitrali.

The Universal Declaration of Human Rights in the Case Law of the International Court of Justice. – This chapter is aimed at examining the impact of the Universal Declaration of Human Rights (UDHR) on the case law of the International Court of Justice (ICJ). In recent times, the ICJ has enhanced its role in the field of human rights, by contributing significantly to the development of international human rights law. This notwithstanding, and even though States have frequently invoked the UDHR in proceedings before the Court, the

Questo contributo si propone di fornire una ricostruzione degli orientamenti della giurisprudenza della Corte internazionale di giustizia in relazione alla questione della natura giuridica della Dichiarazione universale dei diritti umani e dei principi in essa proclamati. Nella prassi più recente, la Corte internazionale di giustizia ha mostrato un approccio sempre più human rights-friendly, contribuendo in maniera significativa allo sviluppo del diritto internazionale dei diritti umani.

Questo lavoro si propone di offrire sul piano sistematico una «panoramica» necessariamente sintetica delle principali questioni che si pongono in materia, e dei risultati già raggiunti o in fase ancora di necessaria, ma spesso solo embrionale, definizione. Il lavoro si articola in due sezioni.

L’esame del meccanismo di esecuzione coattiva delle sentenze della Corte internazionale di giustizia disciplinato dall’art. 94, par. 2, della Carta, in passato oggetto di notevole attenzione da parte della dottrina, nel tempo ha progressivamente perso rilievo in ragione della scarsità della relativa prassi applicativa. Alcuni episodi recenti però inducono a riconsiderare il tema dell’esecuzione delle sentenze della Corte internazionale di giustizia all’interno del sistema dell’ONU.

La fragmentation de la compétence juridictionnelle et la différente étendue du droit applicable posent aujourd’hui des problèmes récurrents : l’isolement artificiel des différends opéré par les clauses juridictionnelles ne correspond pas à la réalité des affaires qui touchent de manière transversale à de nombreux régimes juridiques. L'auteur analyse les principales questions concernant la confusion persistente entre les notions de compétence et droit applicable, notamment dans la jurisprudence récente de la CIJ

La reconnaissance est généralement considérée comme une prérogative des Etats, un acte purement politique. L’entité contestée ne peut ni saisir la CIJ ni demander d’avis. Bien que la question de son statut ne puisse être abordée qu’indirectement, le rôle de la CIJ en la matière n'est pas seulement théorique. L'auteur analyse le positionnement de la Cour par rapport à celui des organes politiques des Etats.

L'article a pour objectif d’examiner une question cruciale du droit international procédural – l’extension du pouvoir règlementaire du juge international en matière de procédure – en comparant deux tribunaux qui ont des fonctions et des caractéristiques très différentes : la Cour internationale de Justice (CIJ) et la Cour pénale internationale (CPI). L’attribution de ce pouvoir règlementaire demeure une problématique peu explorée à ce jour.