Tipologie di mobilità a Roma: una cluster analysis
Tra i principali obiettivi che le città del futuro dovranno porsi vi è senza dubbio quello della mobilità sostenibile, intesa non come mero concetto di trasporto e movimento fisico, ma come vision alternativa, capace di favorire nuovi habitus finalizzati alla “decongestione urbana”, con il conseguente miglioramento della qualità della vita collettiva. Per rispondere alle istanze di maggiore vivibilità provenienti dalle comunità sociali, le nostre politiche urbane – nel solco di quelle sperimentate soprattutto nel nord Europa - dovranno prevedere e realizzare progetti innovativi, potenziare le performance delle realtà urbane e creare spazi di relazione, oltre che di scorrimento. In uno scenario ecosostenibile così prefigurato migliorerebbero non solo le condizioni di fruibilità degli spazi pubblici urbani, ma anche gli stili di vita e lo stato di salute dei cittadini.
Da queste premesse muove l’indagine empirica qui presentata e che afferisce al Progetto Prin “La città come cura e la cura della città. Salute e benessere: scenari della trasformazione urbana”, il cui obiettivo interdisciplinare è di comprendere in quali modi lo spazio urbano possa sollecitare comportamenti e abitudini diversi nel cittadino, incoraggiandone o meno il naturale movimento negli spostamenti quotidiani, con indubbi effetti in termini sanitari. La ricerca si rivolge alla popolazione attiva della Sapienza, per indagarne i comportamenti attinenti alla mobilità e poi riconnetterli agli stili di vita e allo stato di salute individuali. La popolazione analizzata, per quanto specifica, costituisce un campione e un settore urbano di indubbio interesse sul piano comunitario. Fin dai primi risultati emerge infatti un’evidente propensione alla mobilità sostenibile, a fronte della complessa morfologia territoriale di una città come Roma.