Corte costituzionale

Recensione a A. Scalone, C. De Angelis, D. Porena, G. Stella (a cura di A. Carrino), Legalità e legittimità nell’interpretazione costituzionale, Milano, Mimesis, 2019, pp. 166

Recensione a A. Scalone, C. De Angelis, D. Porena, G. Stella (a cura di A. Carrino), Legalità e legittimità nell’interpretazione costituzionale, Milano, Mimesis, 2019, pp. 166

Il processo costituzionale si apre alla società civile? Le necessarie cautele

Con le recenti modifiche alle Norme integrative, sono stati introdotti due nuovi canali di ingresso dei fatti a Corte: gli amici curiae e gli esperti di chiara fama. L’Autrice si interroga sui fatti che devono poter entrare nel processo costituzionale e sulle modalità di tale ingresso. A questo proposito, sono espresse alcune perplessità in merito alle novità introdotte ed è auspicata molta cautela nell’applicazione dei due strumenti.

Si può contestare una legge in via diretta davanti al giudice civile. L’ammissibilità delle questioni incidentali sollevate nel corso di azioni di accertamento

Il saggio si interroga sulla possibilità di contestare direttamente la costituzionalità di una legge, per il tramite di questioni di legittimità costituzionale sollevate nel corso di azioni di mero accertamento preventivo di diritti costituzionali.

IL FORUM 30 ANNI DEL GRUPPO DI PISA

I Domanda: Come è cambiato il “Gruppo di Pisa” dalla sua fondazione nel maggio del 1990 e dopo la sua formalizzazione associativa della fine degli anni Novanta?
II Domanda: Con quali sentimenti ricorda il suo periodo da Presidente dell’Associazione?
III Domanda: Che contributo a suo giudizio ha dato il Gruppo allo studio del diritto costituzionale ed alla giurisprudenza costituzionale?

L'intervento del terzo nel processo costituzionale tra giurisdizionalità e politica

La spinta ad allargare il contraddittorio del processo innanzi alla Corte costituzionale risponde ad una pluralità di sollecitazioni: da una parte legate al tentativo di assicurare nella forma più ampia e pervasiva l'azione di difesa e tutela nell'ordinamento dei diritti fondamentali consacrati nella Costituzione, permettendo dunque, pur nei limiti dell'incidentalità, un più facile intervento nel processo per il soggetto che, pur non essendo parte del giudizio a quo, sia portatore di un interesse sostanziale tale da obbligarlo ad esercitare il proprio diritto di difesa perfino innanzi alla

Recensione a "S. TALINI, La privazione della libertà personale. Metamorfosi normative, apporti giurisprudenziali, applicazioni amministrative, Napoli, Editoriale Scientifica, 2018, pp. 380"

L’indagine rigorosa che Silvia Talini sviluppa nelle pagine di questo volume offre un approccio inusuale ad un tema complesso come quello della privazione della libertà personale. Inusuale perché, ben lontano da un’operazione meramente ricognitiva, esso è tutto diretto a leggere in maniera organica e perfino evolutiva la complessa congerie di apporti legislativi, giurisprudenziali e amministrativi che presidiano l’ordinamento penitenziario in Italia.

L'eguaglianza senza distinzioni di sesso in Italia. Evoluzioni di un principio a settant'anni dalla nascita della Costituzione

La monografia dal titolo “L’eguaglianza senza distinzioni di sesso in Italia. Evoluzioni di un principio a settant’anni dalla nascita della Costituzione” ricorda come la Costituzione del 1948 si è fatta carico dell’esigenza di superare l’evidente disparità della condizione femminile: all’enunciazione del principio di “eguaglianza senza distinzioni di sesso”, presente nell’articolo 3 della Costituzione, si accompagnano, infatti, proprio nella prima parte dedicata ai “diritti e doveri dei cittadini”, le declinazioni di quel principio nel settore familiare, lavorativo e politico.

L’esercizio delle competenze in tema di immigrazione da parte della Regione Emilia-Romagna. I limiti alla creazione di una cittadinanza regionale

La Regione Emilia-Romagna ha svolto un ruolo di apripista nell'esercizio delle competenze regionali nel campo dell'immigrazione. Il contributo analizza la legislazione regionale sull'immigrazione successiva alla riforma del titolo V e la relativa giurisprudenza costituzionale, concentrandosi in particolare su quella concernente: a) l'integrazione politica degli stranieri residenti nel territorio regionale attraverso il riconoscimento di diritti di partecipazione; b) l'integrazione delle persone immigrate attraverso il riconoscimento e l'attuazione dei diritti sociali.

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