costituzione

La libertà religiosa

Il saggio esamina l’evoluzione dell’ordinamento penitenziario nella garanzia dei diritti di libertà religiosa delle persone detenute ed evidenzia come, nonostante alcune riforme, persistano significative discrasie nelle condizioni per il loro effettivo esercizio. Si sottolineano, in particolare, le disparità ancora sussistenti nel grado di tutela della libertà di culto e dell’assistenza spirituale e l’impossibilità di darne una giustificazione sulla base di un criterio esclusivamente numerico.

Riflessioni sulla Costituzione

Da quasi settant’anni si confrontano due posizioni opposte sul ruolo che la Costituzione ha svolto nel nostro Paese. La prima, che potremmo chiamare apologetica, vede nella Costituzione l’autentico pilastro dell’unità nazionale, capace di attivare processi solidaristici altrimenti inceppati in una realtà sociale e culturale come la nostra, nella quale il sentimento di appartenenza a una comunità politica unita è debole.

Rivoluzione e costituzione: mitologie del "vecchio" e del "nuovo"

Il lavoro esamina la rivoluzione come evento di rottura ordinamentale e pone questa categoria teorica in relazione filosofica con il concetto di costituzione. Nel corso della trattazione tale viene esaminato lo sviluppo di tale relazione che da oppositivo passa a complementare, divenendo le rivoluzioni del settecento naturalmente creatrici di costituzioni.

Rivoluzione fra mito e Costituzione. Diritto, società e istituzioni nella modernità europea

La nostra indagine, attraverso la sensibilità di studiosi di diversa formazione, prova a dar conto dell'importanza, nonché delle molteplici ambiguità, del mito rivoluzionario, della sua valenza storica e, al tempo stesso, della sua ambizione a trascendere la “Storia”. Un'irriducibile tensione tra continuità e discontinuità, conservazione e rottura, ordine e disordine, "vecchio" e "nuovo", innovazione e reazione, che si riflette nella duplicità degli strumenti scelti per osservarla: quelli costituzionalistici e quelli storicistici.

Cultura cattolica e dibattito costituente

The contribution of Italy’s Catholic cultural heritage to the founding of the Republic and writing of the postwar Constitution has been explored by several studies. Since the seventies, the investigations of historians have pointed out the key role it played, the specificity of its contribution and its wide ranging influence in shaping the text of Italy’s Constitution. This article combines the consideration of constitutional and legal issues with political and cultural perspectives; it charts the evolution of historical studies on the matter.

L’uguaglianza sostanziale nel lungo dibattito costituente

Il progetto costituzionale dell'eguaglianza racchiuso nell'art. 3 deve la propria elaborazione al percorso di maturazione compiutosi in seno alle riflessioni di alcuni dei principali protagonisti del lungo dibattitto costituente. In particolare, l'introduzione nel testo della Costituzione del principio di eguaglianza formale e soprattutto sostanziale è riconducibile alle figure di maggiore spicco dell'area socialista e cattolica, non senza l'importante contributo di esponenti comunisti.

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