geopolitica

LA BRI: strumento geopolitico cinese verso l'Europa centro-orientale?

Belt and Road initiative è la grande iniziativa cinese di infrastrutturazione della massa eurasiatica che vede come terminale occidentale l'Europa occidentale, mediterranea e atlantica. In questo disegno un ruolo significativo è ricoperto dall'Europa orientale, un blocco di paesi che ha aderito all'iniziativa con un accordo 16+1 che li ha visti primi partner europei di Pechino. Un'aziione geopolitica della Cina, che conques'accordo giunge alle porte dell'Europa occidentale realizzando direttamente opere infrastrutturali e acquisendo imprese e settori economici strategici.

Centralismo e minoranze etnico-religiose in Cina

La Cina è un paese etnicamente pressoché omogeneo, dominato dall'etnia HAn. Purtuttavia due etnie, la tibetana, di religione buddista, e la Uigura, di religione musulmana pur se numericamente poco significative rispetto al totale della popolazione cinese rappresentano fonte di preoccupazione per il governo cinese per la loro tendenza centrifuga. Il centralismo cinese sarà in grado di affrontare spinte sempre più forti sostenute anche da soggetti esterni?

Scenari eurasiatici. Le Vie della Seta e la proiezione imperiale cinese

La Cina, dall'insediamento di Xi Jinpng, ha dichiaratamente manifestato il suo sogno di tornare alla configurazione imperiale di secoli fa. I progetti della nuova via della seta (Belt and road initiative) non hanno fatto altro che certificare questa volontà attraverso progetti materiali, concreti, che hanno l'obiettivo di legare a sé i paesi confinanti eurasiatici e, a est, i paesi della penisola indocinese.

Mare Nostrum. Il "grande spazio" del fascismo. Un esercizio di metodo geopolitico

Nonostante una tenace attitudine storiografica a interpretare l’avvento del fascismo come uno strappo radicale nella storia nazionale, se analizzata dal punto di vista della specifica lente geopolitica balza evidente che la politica estera fascista fu tendenzialmente caratterizzata da considerazioni in continuità con quelle già elaborate dai governi precedenti. Questo infatti emerge dall’analisi della postura internazionale dell’Italia nel periodo crispino e poi in quello giolittiano .

Introduzione alla sessione “Geopolitica: contributi a una storia disciplinare”

Nell'ambito degli studi sulla storia della geografia sono ancora rare le ricerche in merito alla geopolitica, benché si tratti di un filone che ha esercitato una considerevole influenza nella prima metà del secolo scorso e che oggi riscuote rinnovata attenzione (più da parte di altre discipline e dell'opinione pubblica che della geografia).

recensione a Rosenboim O., The Emergence of Globalism

The Emergence of Globalism è la storia di un concetto. Ed è un concetto intrinsecamente geografico in quanto definito per via spaziale. Ecco perché questo libro dovrebbe interessare anche i geografi. Perché approccia la politica internazionale proprio dalla loro prospettiva, e cioè partendo da categorie politiche che, prima ancora di acquisire un loro spessore ermeneutico per l’analisi politologica, si costruiscono e articolano in base a connotati geografici.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma