recupero

Intorno all’acropoli. Proposta di recupero dell’area Faul a Viterbo

Il progetto riguarda una parte della città di Viterbo, in cui ciò che è rimasto immutato per secoli si confronta direttamente con le trasformazioni più recenti: da una parte l’acropoli del colle del Duomo - immagine primigenia dell’incontro tra opera umana e geografia - e dall’altra la valle Faul, caratterizzata dal transito veicolare e dalle nuove forme di accessibilità.

Per un approccio progettuale interrelato. Alcune esemplificazioni

I dati conoscitivi concernenti l’antico borgo di Monterano evidenziano le prospettive della ricerca sottolineando alcune ‘idee’ di progetto; in particolare, essi restituiscono sinteticamente i passi significativi del percorso progettuale intrapreso, danno conto della metodologia adottata e presentano l’esito di alcuni lavori che, prendendo in considerazione il sito dell’antico Borgo, si rivolgono ad una realtà complessa costituita da molteplicità di elementi e di condizioni; una realtà che non può essere parzializzata, viceversa, nel riconoscere la logica che accomuna insieme e parti, recla

Il reimpiego a Roma nell’alto medioevo. Osservazioni dal complesso di San Paolo fuori le Mura

Il recupero archeologico di un articolato complesso sviluppatosi prevalentemente tra l'VIII e il X secolo nell'area a sud della basilica di San Paolo fuori le mura ha offerto l'occasione per un riesame sulle pratiche del reimpiego nelle costruzioni di Roma nell'altomedioevo. Alcune strutture coprono una cronologia ravvicinata nell'arco dei decenni dell'VIII secolo e la loro comparazione fa intuire alcune modifiche nell'organizzazione delle pratiche di riciclo dei materiali, dalla spoliazione dei monumenti antichi alla rimessa in circolazione e in opera.

La dismissione e il riuso delle chiese. sfide e prospettive di ricerca. Introduzione/Decommissioning and reusing churches. Issues and research perspectives. Introduction

I fenomeni del sottoutilizzo, della dismissione e del riuso del patrimonio culturale religioso sono considerati temi nodali non solo dalle istituzioni ecclesiastiche, ma anche da centri di ricerca universitaria e da soggetti portatori di interessi culturali diversi. Le dinamiche sociali, economiche e tecniche generate dal disuso e dal riuso delle chiese sono infatti rilevanti non solo per le comunità cristiane, ma per l’intera comunità civile: è la responsabilità comune dei cittadini che è chiamata in causa

Il restauro della Halle Freyssinet a Parigi. Alcune considerazioni

Station F a start-up incubator for 3,000 entrepreneurs and businesses, concluded, with some controversy, the long and complex story concerning the history of the Halle Freyssinet in Paris, a former railway shed but, above all, an outstanding building made of pre-stressed concrete, designed between 1927 and 1929 by the French engineer Eugène Freyssinet, who had seriously threatened to be demolished.

Il recupero del patrimonio industriale dismesso. Conoscenza e progetto

In Italia l’attenzione verso le fabbriche dismesse, con i primi studi volti alla conoscenza - associati a varie campagne di censimento e catalogazione - e alla salvaguardia del patrimonio ancora esistente, si fa in genere risalire al I Congresso internazionale della disciplina organizzato nel 1977 a Milano, da un gruppo di studiosi raccolti intorno alla figura di Eugenio Battisti.

Largo della Salara vecchia. Il progetto del margine nell’area archeologica centrale di Roma

L'articolo si propone di illustrare un progetto, sviluppato da un gruppo di docenti e dottorandi del Dipartimento di Architettura e Design dell'Università La Sapienza di Roma, situato nell'area archeologica di Roma, precisamente all'ingresso del foro romano-palatino, nei pressi del tempio di Antonino e Faustina (oggi chiesa di San Lorenzo in Miranda), luogo denominato Largo della Salara Vecchia, attualmente definito da una pianta irregolare e dalla presenza di alcuni piccoli volumi di servizio.

Roma: rigenerare i territori dell’abusivismo. Tra innovazione procedurale e flessibilità operativa

Esito delle patologie insediative, degli squilibri socio-economici e delle fragilità ecologico-ambientali degli ultimi decenni, la città contemporanea, tradizionalmente intesa come luogo della densità, della complessità fisica, funzionale e sociale, dell’eredità culturale, è divenuta spazio delle diseguaglianze, della frammentazione, dell’emarginazione, dell’insicurezza.

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