rigenerazione

Il cinema Impero a Roma. Esiste un futuro per i cinematografi?

The creation of the cinema Impero, iconic building in the roman suburbs, took place in a particular moment, the fascist period of the early 20yh century, when the communication strategy, which involved the whole cinematographic system, produced a remarkable increase of specific screening places. Its construction, the third Roman hall of the period for capacity, was authorized by the Governor in 1937, with the condition that only ‘Italian’ materials were used and shows the typical architectural features of the fascist buildings.

Il vuoto come materiale per costruire relazioni tra gli elementi della città: esempi di riqualificazione in Toscana

Regenerating city and contemporary territories, giving a renewed centrality to the project of public space, represents a strategic perspective, a way of taking care of the city, starting from what it is currently and returning to its original sense of center of social aggregation.

Ri-abitare il moderno. Il progetto per il rinnovo dell’housing

Il testo si propone di affrontare il tema di ‘cosa fare’ del grande patrimonio di edilizia residenziale pubblica realizzato nella seconda metà del secolo scorso. Questo patrimonio di case popolari costituisce quella periferia moderna che è una parte significative delle nostre città e che la maggior parte di noi percepisce come problematica, sia brutta, sbagliata, luogo di degrado sociale fisico e ambientale.

Pratiche di riciclo tra ecologia e rigenerazione

Riattivare l'architettura, la città e il paesaggio attraverso un processo ciclico di risignificazione dell'esistente rappresenta una sfida sempre più attuale del progetto contemporaneo. Rispetto alle categorie del recupero e della riqualificazione il principio del riciclo si fonda sull'utilizzare la "materia" del degrado e dello scarto per conferirgli un nuovo uso e un nuovo senso, che consideri anche gli aspetti economici, culturali e sociali che il progetto di trasformazione genera.

PROGETTARE NEI TERRITORI DELLE STORTURE. Sperimentazioni e progetti per territori fragili.

Il volume documenta alcune attività di ricerca e di sperimentazione nel campo della progettazione urbanistica e del governo del territorio che, in coerenza con la declatoria del settore disciplinare, fanno “riferimento a strategie e a strumenti innovativi di pianificazione e di progettazione della città e del territorio contemporanei finalizzati al perseguimento di obiettivi di interesse pubblico e generale” concentrandosi, in particolar modo, sui contesti più fragili e problematici che richiedono sempre più la nostra attenzione e la nostra proposta.

Roma: rigenerare i territori dell’abusivismo. Tra innovazione procedurale e flessibilità operativa

Esito delle patologie insediative, degli squilibri socio-economici e delle fragilità ecologico-ambientali degli ultimi decenni, la città contemporanea, tradizionalmente intesa come luogo della densità, della complessità fisica, funzionale e sociale, dell’eredità culturale, è divenuta spazio delle diseguaglianze, della frammentazione, dell’emarginazione, dell’insicurezza.

La rigenerazione dei beni urbani di fonte comunale in particolare confronto con la funzione di gestione del territorio

Il saggio esamina i percorsi di rigenerazione di beni e spazi urbani che trovano fonte di disciplina nei regolamenti comunali sulla collaborazione tra amministrazione e cittadini. Dopo un esame complessivo di questi regolamenti e dopo aver indagato la capacità dei regolamenti di resistere alla disciplina nazionale dei contratti pubblici e alla discipline regionali, il saggio si sofferma sull'originalità di tali forme di rigenerazione, mettendo in evidenza le differenze con altre esperienze analoghe.

La rigenerazione di beni e spazi urbani. Contributo al diritto delle città

La rigenerazione urbana rappresenta ormai una funzione chiave nell’ambito delle politiche di governo delle città. Il recupero di immobili abbandonati e di aree de-industrializzate, l’utilizzo condiviso di spazi pubblici, la manutenzione e la gestione del verde urbano, il riuso e la valorizzazione di beni pubblici e privati per fini culturali, le nuove destinazioni assegnate ai beni confiscati alla criminalità organizzata sono solo alcune delle forme che tale processo assume.

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