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La grammatica come traduzione: sul processo di grammaticalizzazione della lingua portoghese

Il saggio è dedicato al valore dell'attività traduttiva nel processo di grammaticalizzazione della lingua portoghese, che passa sempre attraverso il trasferimento di concetti - e quindi di lessico - tra una lingua e un'altra , facendo del grammatico un traduttore nel senso più alto e proprio del termine: non un mero trasferimento "meccanico" di termini e concetti, ma un mediatore che ricontestualizza concetti di altri, applicandolo e adattandolo ad una nuova lingua.

I volgarizzamenti leopardiani di Frontone e Dionigi di Alicarnasso: appunti per una nuova edizione

I volgarizzamenti leopardiani di Frontone e Dionigi di Alicarnasso (1816-1817) sono ancora privi di una edizione filologicamente accurata e commentata. Soffermandosi sugli autografi e sulle copie conservate a Recanati, Firenze e Napoli, l'articolo prende in esame la tradizione manoscritta delle traduzioni, allo scopo di individuare i principali criteri di riferimento per una futura edizione critica.

La lingua russa all’università e l’incontro con il testo letterario. La traduzione come esperienza interculturale

L’articolo, basato sull’esperienza di insegnamento della lingua russa all’Università, riflette sulla posizione e sull’uso del testo letterario e in maniera particolare del lavoro di traduzione in questo contesto didattico. Si suggerisce la possibilità di guardare la traduzione come obiettivo didattico a sé e non come mezzo per raggiungere (e verificare) la competenza linguistica.

Ajgi e Malevič: dialogo a distanza

L’articolo mette in luce alcuni collegamenti che intercorrono tra la vita e l’opera di Gennadij Ajgi e le avanguardie russe, nello specifico con la scrittura poetica di Kazimir Malevič, figura di riferimento per il poeta ciuvascio. Il rifiuto dei concetti di bellezza e di utilità dell’opera artistica si esprime, in maniere differenti ma per molti versi affini, in una ricerca mistica che si traduce sia nella forma sia nel contenuto del testo poetico.

Lost in translation. Com'è cambiato il linguaggio del restauro (e il restauro) dalla Carta di Venezia ad oggi.

Parlare, e scrivere, di restauro in un idioma piuttosto che in un altro non è cosa facile poiché le parole sono
veicolo di idee e significati ben precisi, ad essi sottesi e sedimentatisi secondo la cultura che li esprime.
Com'è noto, già tradurre il termine 'restauro' nell'inglese 'restoration', nel francese 'restauration', nello
spagnolo 'restauración' oppure nel portoghese 'restauração' non significa affatto, per dirla con Umberto Eco,
"dire quasi la stessa cosa"; e la questione non cambia, anzi diviene ancora più complessa, se ci si addentra

Il «difficilissimo mestiere d’urbano satirico». Appunti sul sesto volume Colombani delle opere di Carlo Gozzi

Il saggio considera il vi volume dell’edizione Colombani delle opere di Carlo Gozzi (Venezia 1772) – contenente la traduzione delle satire di Boileau – in relazione alla struttura dell’intera raccolta. In particolare, analizza alcuni testi originali che accompagnano la traduzione e ne mette in luce il bersaglio polemico.

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