Roma

Vedere l’invisibile nella Roma del Rinascimento

Si sofferma su tre casi di scritture ecfrastiche che offrono dati per possibili ricostruzioni architettoniche e ipotesi attributive circa la Roma rinascimentale: 1) Villa Farnesina e il De viridario Augustini Chigii vera libellus di Egidio Gallo; 2) Villa Giulia e il centone In villam Iulii III Pontifici Maximi di Lelio Capilupi; 3) Palazzo Ruiz e l’Hospitium Musarum di Antonio Ongaro

Attestazioni puniche nelle città costiere del Latium Vetus. Il caso di Anzio

Attraverso l'analisi di uno dei siti costieri nominati nel primo trattato tra Roma e Cartagine, Anzio, verrà effettuato un tentativo di rintracciare la presenza o l'assenza di materiale di origine punica al fine di comprendere i legami commerciali tra il VI e il II sec. a.C. in questa area di interesse strategico. La ricerca si concentrerà su alcune scoperte nell'ipogeo detto di Mulakia comparabili con alcune perle di pasta vitrea di Satricum, un sito in cui gli attestati dimostrano una connessione con l'area punica.

CIL, VI 21521 = 34137 (CLE 1109). Un sogno in forma poetica

Riesame dell’iscrizione di Roma CIL, VI 21521 = 34137 (CLE 1109) sotto il profilo epigrafico, letterario e metrico; il testo, seppur non privo di una sua originalità, sembra attingere a un ricco serbatoio di riferimenti poetici, che spaziano da Lucrezio, a Virgilio, Orazio e Ovidio e racconta l’apparizione di un giovane defunto, ormai accolto tra gli dei, a un suo parente.

Roma

A differenza dei loro predecessori, i membri della dinastia degli Antonini non hanno destinato molte risorse né speciali attenzioni alle nuove architetture e ai contesti monumentali di Roma, salvo rare eccezioni in zone di specifico interesse, connesse soprattutto al culto della famiglia imperiale nell’area centrale del Foro e nel Campo Marzio. Per questo motivo l’architettura urbana di età antonina è stata spesso ritenuta poco interessante o non originale.

Die Neuerfindung der Antike. Die Ruinen Roms als (Vor) Bild des neuen italienischen Königreichs

The veneration of the ancient heritage of Rome was a driving force of the Risorgimento since Napoleon’s first conquest of Italy. Equated with secularity and placed in opposition to the papacy, antiquity continued to have an irresistible appeal to the Italians after they had captured the Eternal City in 1870. The monuments of ancient Rome were favoured over those of all later, Church-dominated epochs.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma