architettura

El disegno de la poética social de Lina Bo Bardi

All’interno del complesso e articolato patrimonio architettonico del Movimento Moderno, ci stupiscono, ancora oggi, le architetture di Lina Bo Bardi. Vive e attuali, non sembrano mai invecchiare. Il presente studio trova nel disegno una chiave di lettura che permette di comprendere meglio questa vitalità. Spazi, geometrie, funzioni, percorsi, viste, percezioni, sensazioni, si innestano all’in-terno di uno spazio urbano in continua evoluzione. Le architetture di Lina, a qualsiasi scala, sembrano non perdere mai la freschezza in una città in continua trasformazione.

Un ponte fra archeologia e architettura

Oggi il dialogo fra realtà materiale delle preesistenze, lettura e interpretazione e conservazione cerca naturalmente il confronto, in uno scambio sicuramente interdisciplinare, con gli studi storico-architettonici e di storia della città; dall’analisi, attraverso l’interpretazione, si possono individuare, con la necessaria consapevolezza, le operazioni volte alla conservazione e alla presentazione delle emergenze dello scavo archeologico.

Materiali e interpretazione delle tecniche costruttive storiche

La storiografia architettonica è composta da livelli d’indagine diversi ma essenzialmente connessi fra loro: l’ambito territoriale, quello urbano e le parti del costruito. Lo studio delle strutture murarie, e quello delle tecniche costruttive in generale, rappresenta una delle componenti del processo storico-critico di conoscenza e d’interpretazione dell’architettura.

Materia e memoria in architettura: il reimpiego dell'antico

Lo studio sul recupero e sul reimpiego e riciclo dei materiali e di elementi e parti di costruzioni più antiche in architettura costituisce un settore di ricerca fortemente connesso con molti ambiti disciplinari e legato, d’altro lato, alla contemporaneità, che si occupa, soprattutto da alcuni decenni, del tema del riuso e dell’autocostruzione riprendendo le tematiche, in senso lato, del reimpiego e del riuso delle preesistenze nel passato.

La storia si ripete: il destino dell’industria romana e delle opere di Tullio Passarelli (1869–1941) nell’area Ostiense–Marconi

Il contributo prende spunto dalla recente demolizione dei Magazzini del Consorzio agrario provinciale di Roma, per riflettere sul destino di alcune opere di Tullio Passarelli (1869-1941), nel più ampio quadro del patrimonio industriale romano dell’area Ostiense-Marconi.
Durante la sua intensa e notevole attività professionale – dagli inizi del Novecento fino agli anni Trenta – Passarelli si confronta ripetutamente con i temi posti dalla nascente industria e diversi sono i progetti da lui realizzati per la committenza dei grandi Consorzi agrari, non solo a Roma.

L'arcobaleno nero di Vulci. Il ponte della Badia, storia, storie e restauri

Il contributo riguarda le operazioni di analisi e di consolidamento e restauro del millenario ponte sul Fiora. La struttura scavalca con una grande arcata la gola scavata dal fiume in prossimità dell’antica Vulci romana, tra l’attuale Canino e Montalto di Castro. La struttura è frutto di fasi costruttive probabilmente originate nel periodo etrusco, che hanno attraversato l’epoca romana e il medioevo per poi proseguire fino all’attualità che vede lo svolgersi un recente intervento di restauro e consolidamento.

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