Per Stefano Rodotà
In ricordo del Maetro Rodotà, l'autore ne ripercorre i tratti caratterizzanti del pensiero giuridico.
In ricordo del Maetro Rodotà, l'autore ne ripercorre i tratti caratterizzanti del pensiero giuridico.
Replica alle discussioni di Filippo Magni e Francesca Rescigno sul volume "Umani e animali: questioni di etica" (Carocci 2016).
Dans cette contribution, en laissant de côté tous les textes qui précèdent La Question juive, nous entendons nous arrêter sur les différentes approches du droit que l’on trouve dans l’oeuvre de Marx depuis La Question juive jusqu’aux dernières années, en particulier la Critique du programme de Gotha : notre objectif n’est pas de procéder à une reconstitution exhaustive de la réflexion de Marx sur les ques-tions juridiques, mais d’illustrer brièvement les différentes approches qui caractérisent la confrontation du penseur de Trèves avec ce sujet difficile.
In this essay I would like to show how Kelsen’s formalism can be seen as
an alternative to the rigid traditional dualism between formalism and anti-formalism
and how, given this peculiarity, it can be defined as a “difficult formalism”.
I will discuss that the attempt to purify legal science, with the aim
of overcoming dualisms of Sollen between objective and subjective, public
and private law, has the effect of eroding the exclusive assignment of a certain
value to law, so that the prohibition to immunize subjective values corresponds
Il presente saggio esamina il problema della democrazia durante la Repubblica di Weimar, esaminando le posizioni contrapposte di Hans Kelsen e Carl Schmitt
Il contributo affronta il problema della democrazia in Kelsen e Schmitt.
Partendo dal problema del rapporto tra le categorie fondamentali dello stato di diritto democratico e la loro genesi nelle filosofie dell'età moderna, il saggio mette in questione la lettura habermasiana della filosofia giuridica di Kant in "Faktizität und Geltung" sia per ciò che riguarda la tesi della dipendenza sistematica el diritto kantiano da una fondazione morale, sia in rapporto al tentativo di una nuova fondazione del diritto che, pur volendo partire dalla forma originariamente giuridica della libertà dei soggetti coinvolti nelle prassi politiche, deve escludere da essa ogni princi
Non c’è modo più indelicato di tradire un testo che accostarvisi con la pretesa di individuare l’intenzione dell’autore e di restituire la parola al suo luogo di origine, come se la relazione tra segno e oggetto possedesse un carattere univoco di verità. Nessun testo esaurisce la carica eversiva delle interpretazioni che ne fanno una tecnica di produzione del presente, un veicolo con cui una contingenza e le sue virtualità si fanno presente.
Quando ci si accosta a un’opera che per vezzo e per maniera rinuncia alla forma rassicurante della sistematizzazione, è consigliabile ricavarsi alcune preliminari istruzioni per l’uso. Nel caso dell’opera che qui introduco, sarà opportuno chiedersi: cos’è un lemmario? Risposta: un insieme di voci (si soprassieda per ora sulla natura dell’insieme) poste entro un ordine che perlopiù adotta come indice classificatorio il solo alfabeto. La trama ordinante è fragile, e certamente aleatoria: le prime lettere del lemma, e nient’altro. Ma non basta. Cosa sono i frammenti di un dizionario?
Un libro felice è un libro che funziona: a principio della sua esistenza c’è l’atto creativo. Un creare teurgico, beninteso, cioè una pratica estatica che presiede all’incarnazione dei tempi.
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