progetto

Catastrofe: la semiotica della ricostruzione

Nell’ambito degli studi urbani la semiotica non si limita allo studio dei fenomeni di significazione e di comunicazione ma tratta dell’articolazione del semplice oggetto teorico segno, in un sistema di fenomeni, vale a dire il testo. Il concetto di testo, dal latino textum, tessuto, quindi metaforicamente trama del discorso, nell'ambito semiotico viene ampliato per identificare qualsiasi oggetto dotato di struttura autonoma. In questa accezione il testo non è più solo scritto, ma può essere costituito da diverse sostanze dell'espressione.

Ricerca e didattica. Interconnessioni e percorsi paralleli nel progetto tecnologico dell'ambiente costruito.

L’unità tra ricerca (produzione della conoscenza) e didattica (comunicazione della conoscenza), che evidenzia la natura olistica del processo e definisce la ricerca come matrice dell’insegnamento (research-based university)1, si afferma nel modello formativo ottocentesco, innovativo e dirompente, dell’Università di Berlino di von Humboldt (Berglar, 1970).

Isolati nel bosco

Il progetto nasce nell’ambito del seminario di ricerca internazionale “Berlin City West | Da Ernst-Reuter-Platz ad An der Urania” tra il Deutscher Werkbund Berlin e le scuole italiane di dottorato di Venezia, Roma, Bari e Napoli. Il progetto ha riguardato la trasformazione di due aree nodali della Berlino Ovest che oggi necessita di una nuova definizione e, soprattutto, di un nuovo rilancio come città europea del futuro.

Il progetto di architettura come intersezione di esperienze

La compenetrazione tra i saperi nell’Università italiana è una pratica che ha una lunga tradizione alle spalle. Ancora oggi lavoriamo a stretto contatto con le innovazioni scientifiche attivando una modalità tipica della formazione umanistica che implica la messa in pratica di processi di sintesi interdisciplinare dove è centrale la conoscenza dell’opera di architettura, il suo contesto culturale, il suo significato all’interno di un processo storico nel quale la nostra azione si colloca come contributo datato e contestualizzato.

1734-2020. Luce e marmo in scenografie moderne per La clemenza di Tito

Una riflessione sull’ideazione delle scenografie per un’opera lirica composta nel secolo diciottesimo e ambientata nell’antichità classica, L’occasione è l’allestimento dell’ultima opera composta da Wolfgang Amadeus Mozart, La clemenza di Tito, musicata sul libretto di Caterino Mazzolà basato sul melodramma di Pietro Metastasio del 1734, che ha come sfondo alcuni luoghi fortemente rappresentativi della città di Roma, nel 79 d.C.

Visioni della linea di costa

L’area di intervento generale del progetto coincide con la cosiddetta “Coda della Cometa” ovvero con quel territorio di Roma che si estende tra il Raccordo Anulare e il mare. In particolare il progetto affronta il tema della trasformazione di una vasta area compresa tra Fiumicino/Porto, Isola Sacra e la linea di costa che da Ostia arriva fino alle spiagge di Castelfusano e Castelporziano.

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