archeologia

Uno sguardo oltre la parete della modernità: forme del classico, archeologia e arte contemporanea

Con la cd. arte povera gli artisti saccheggiano con determinazione l’anima più profonda dei resti e dei termini di quello che l’antichità ha tramandato: rilievi, occhi sottratti al corpo, mani, colonne spezzate, icone di bellezza. Giulio Paolini ad esempio si fa archeologo quando porta alla superficie immagini remote ricollocandole nella cornice di una rappresentazione fatta di rimandi e di interpretazioni ricche di riferimenti al passato. Da questo passato l’artista recupera le forme che un tempo esprimevano armonia e proporzione, disponendole nello spazio in forma frammentaria.

Il Centro visitatori del Parco Archeologico del Colosseo. Il progetto architettonico contemporaneo come depositario della città sedimentata

Non può essere assunta come valida una risposta musealizzante preoccupata di una conservazione meramente difensiva del patrimonio, tanto più se questo è parte di un contesto urbano, soprattutto in un ambito in cui non solo scavi e ricerche continuano ad aggiornare il quadro delle conoscenze, ma anche continue importanti trasformazioni urbane non smettono di cambiare il quadro di riferimento generale.

Presentazione

Per statuto culturale l’archeologia è condannata alla separatezza. Il riconoscimento del bene in quanto tale, in ciascun momento della storia ne ri-determina il valore ponendolo automaticamente in uno spazio altro ad esso dedicato. D’altra parte il culto delle antichità non poteva evolvere in altra direzione.

Una stazione non è un museo

La città di Roma pone continuamente sfide sul tema della conservazione. Da una parte c’è la ricchezza, ancora non del tutto conosciuta, del suo patrimonio storico, archeologico, urbano. Dall’altra la vita di una città che da secoli insegue la modernità e paradossalmente è rimasta in qualche modo prigioniera della sua stessa ricchezza, la quale non è mai riuscita a diventare compiutamente una risorsa.

Viaggiare nella storia. Archeo-stazione San Giovanni sulla linea Metro C a Roma

La nuova Linea C della metropolitana di Roma ha finalmente raggiunto i margini del centro storico e la stazione San Giovanni è la prima ad adottare dei criteri di allestimento museografico e archeologico.
Gli scavi hanno portato alla luce un'eccezionale stratificazione archeologica che raggiunge i 27 metri di profondità, attraversando tutte le epoche storiche di Roma e prima di Roma.

Archeologia del bello

Contemplare la bellezza del contemporaneo è compito arduo se ci si confronta con la imponente eredità del passato, tanto più perché sfuggono i contorni delle categorie di pensiero che connotano l’orizzonte estetico del presente, in un contesto di crisi di valori che abbraccia l’universo del fare arte e del riconoscerla come bella.

Paesaggi dell’archeologia e disegno di architettura. Ricerca e progetto nell’opera di 10 architetti del XX secolo

Imparare dalle rovine che abitano i paesaggi dell’archeologia attraverso l’esercizio del disegno di architettura è una lezione necessaria per comprendere il valore delle forme della storia e confrontarle con il contesto della città contemporanea. I paesaggi dell’archeologia sono un complesso e denso patrimonio da valorizzare, sono una preziosa risorsa per il progetto di architettura nel suo dialogo con l’antico.

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