restauro

Scritti per l'Anno Santo della Misericordia 2016

Il volume presenta una serie di saggi scritti in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia. La prima parte offre un'analisi delle strutture di accoglienza negli Anni Santi alle porte di Roma e lungo il cammino di Santiago di Compostela, oltre allo studio di alcune modificazioni avute all'interno della città eterna nel XV secolo. La seconda parte ospita tre contributi provenienti da tre diverse aree geografiche con specifiche riflessioni sulla Lituania, sulla Russia e sull'America centrale.

La ricezione delle enunciazioni dottrinarie di Camillo Boito in Europa centrale con particolare riferimento alla carta del restauro polacca del 1909

Il saggio intende sottolineare la ricezione delle enunciazioni dottrinarie di Camillo Boito in Europa centrale, facendo particolare riferimento alla Carta del restauro polacca del 1909, che segna un passo avanti verso la moderna e contemporanea teoria e storia del restauro.
Si ricorda altresì la presenza in Italia del giovane Alois Riegl nel 1884 e nel 1887 e le dirette sollecitazioni che riceve dagli atti del Congresso degli ingegneri e architetti tenuto a Roma nel 1883 e di altri significativi scritti di Boito, del 1884 e del 1886.

Il monastero di Rueda, Saragozza (Spagna). Abbandoni, restauri, adattamenti

Questo monastero Cistercense sembra dimostrare un chiaro caso esemplificativo delle alternanze alte e basse del restauro architettonico in questi ultimi anni in Europa. Un aspetto non secondario emerge anche dal rapporto con il paesaggio e dalla compatibilità d’uso. Infatti dopo un lungo periodo di rovina, si è avuto un primo intervento di restauro nei primi anni del nuovo secolo quindi un continuo abbandono e un recente nuovo intervento.

La conservazione e il restauro sono il nostro futuro

Nel 2005 si pubblica un volume Che cos’è il restauro? Nove studiosi a confronto, da un’idea di Paolo Torsello. In questo agile e denso libro si trovano formulate le definizioni dei “militanti” così sono stati presentati, oltre ad una ripresa antologica dei padri della disciplina. In sostanza si presenta una pubblicazione che propone lo stato dell’arte per tutti.
A dieci anni di distanza sono stati registrati dei progressivi avvicinamenti e delle sostanziali convergenze.

Materia-linguaggio architettonico-colore

Questo contributo illustra il risultato di una ricerca sul tema "Materia-linguaggio architettonico- colore". Lo studio parte da alcune considerazioni generali sul rapporto tra colore e materiali costruttivi, colore e linguaggio architettonico, colore e conteso urbano per poi riferirsi ad un caso concreto: il teatro Petruzzelli di Bari, un esempio che offre spunti di riflessione sul ruolo delle cromie degli edifici storici nell'ambito della dialettica tra memoria e valenze architettoniche.

“Aggiornamenti” e restauri della facciata dei SS. Silvestro e Martino ai Monti, dal IX secolo alle più recenti trasformazioni

Le diverse stratificazione della facciata dei SS. Silvestro e Martino, dal IX secolo fino alle più recenti trasformazioni, consentono di elaborare alcune riflessioni sul mutevole rapporto che ciascuna epoca ha instaurato con la preesistenza e con l’antico. Dopo l’adeguamento alle disposizioni tridentine e il successivo aggiornamento seicentesco – compiuto attraverso un intervento programmaticamente volto a coniugare «antichità e renovatione» - si arresta l’evoluzione artistica dell’opera e a partire dal Novecento si susseguono interventi di semplice adeguamento funzionale.

Luisa Mortari in Sabina: l’esperienza del funzionario sul territorio

Il lavoro di Luisa Mortari funzionario storico dell'arte sul territorio della Sabina tra gli anni Cinquanta e Settanta.
Si ricostruiscono i rapporti con gli amministratori locali dei beni conservati nei tanti paesi sabini al fine di individuare l'azione di tutela della studiosa che seppe gestire un territorio complesso nella sua realtà geografico-amministrativa.

Cura et studio. Il restauro del libro a Bisanzio

.A fronte dei molti libri che il medioevo greco ha trasmesso sani e salvi, altrettanti si sono persi inesorabilmente. Tra questi due estremi — la salvezza e la distruzione — si pone il degrado cui un libro poteva andare incontro, il quale, innescando l’esigenza di porre rimedio a un danno — si trattasse di uno strappo accidentale o dell’asportazione volontaria di un intero fascicolo — rappresenta l’occasione di ogni storia di restauro.

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