restauro

Restauro come impegno istituzionale. L’opera di Alberto Terenzio a Roma e nel Lazio (1928-1952)

Alberto Terenzio, Soprintendente di Roma e del Lazio fra il 1928 e il 1952, si trovò ad affrontare un quarto di secolo particolarmente delicato per la tutela e il restauro in Italia, condizionato dalle politiche di esaltazione della romanità promosse dal fascismo e dalle distruzioni provocate dalla guerra.

Sezione I. Formazione e didattica

Il volume è l'esito della mostra “Gustavo Giovannoni tra Storia e Progetto”, svoltasi a Roma presso gli ambienti delle Terme di Diocleziano del Museo Nazionale Romano tra il 5 febbraio e il 15 marzo 2016. L’idea della Mostra, maturata nell’ambito del “Centro di Studi per la Storia dell’Architettura” fondato da Giovannoni nel 1939 e da lui diretto sino alla sua morte nel 1947, intendeva inserirsi nell’ambito di una serie di iniziative volte a ricordare la figura di studioso, teorico e progettista in prossimità della ricorrenza del 70° anno dalla scomparsa.

Analisi del danno strutturale (post-sisma) e interventi per il miglioramento antisismico

The Second Part of the work focuses on the restoration project. It includes the analysis and underpinning philosophy regarding the situation before and after the earthquake. It also includes a description of the damage together with the causes of this, as well as the critical decisions and issues related to the conservation project. These chapters give due consideration to the choices for the building consolidation and related improvement of the structure with respect to potential future seismic behavior.

Le strutture metalliche del Palazzo di Giustizia di Roma nei disegni di Guglielmo Calderini

Il contributo intende riferire sui disegni di progetto, attribuibili a Guglielmo Calderini (1837-1916) e risalenti alla fine del XIX secolo, redatti per la realizzazione delle strutture di orizzontamento del Palazzo di Giustizia di Roma (1889-1911).
Nell’esecuzione, coerentemente con le logiche formali prevalenti in quel momento, le strutture metalliche sono state nascoste alla vista; di conseguenza, l’esame dei disegni consente di rivelare un aspetto poco noto della costruzione, associata soprattutto alle ingenti masse murarie delle poderose strutture verticali.

Il ponte della Badia di Vulci. Storia rilievo, progetto e intervento di restauro strutturale

Nel 2012 alcune inondazioni particolarmente intense del fiume Fiora hanno danneggiato il ponte
della Badia nel Parco Archeologico di Vulci, che si trova tra Canino e Montalto di Castro. L’alluvione
ha danneggiato la struttura del fiume, portando via porzioni di muro alla base del pilone destro, e
trascinandole a valle. Le sezioni superstiti del pilone ora sono più piccole e le connessioni a muro
sono state fortemente influenzate. In particolare, la violenza dell’inondazione ha “strappato” lo

Nelle segrete stanze

La pubblicazione, in occasione dell'inaugurazione della nuova sede dei servizi di Intelligence italiani, presenta il profilo storico dell'edificio già sede delle Casse Postali delle Poste Italiane, realizzato all'inizio del secolo XX su disegno dell'arch. Luigi Rolland. Nel testo si narrano le vicende storiche della realizzazione, delle trasformazioni e del recente restauro con integrazioni funzionali, del rapporto con i resti archeologici ritrovati nel sedime.

L'arcobaleno nero di Vulci. Il ponte della Badia, storia, storie e restauri

Il contributo riguarda le operazioni di analisi e di consolidamento e restauro del millenario ponte sul Fiora. La struttura scavalca con una grande arcata la gola scavata dal fiume in prossimità dell’antica Vulci romana, tra l’attuale Canino e Montalto di Castro. La struttura è frutto di fasi costruttive probabilmente originate nel periodo etrusco, che hanno attraversato l’epoca romana e il medioevo per poi proseguire fino all’attualità che vede lo svolgersi un recente intervento di restauro e consolidamento.

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